Dall'intervento che Pier Paolo Pasolini avrebbe dovuto tenere al Congresso del Partito radicale del novembre 1975:
"Siete riusciti a trovare forme alterne e subalterne di cultura dappertutto: al centro della città, e negli angoli più lontani, più morti, più infrequentabili. Non avete avuto alcun rispetto umano, nessuna falsa dignità, e non siete soggiaciuti ad alcun ricatto. Non avete avuto paura né di meretrici né di pubblicani, e neanche - ed è tutto dire - di fascisti [...] voi non dovete fare altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticate subito i grandi successi e continuate imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare."
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Ma c'è chi ancora non è disposto ad arrendersi....anche se dovrà tornare fra i monti...lontano dalle citta dei morti silenziati....lontano dagli amici per evitare di essere preso dai nemici...
oltre un certo confine.....devi difenderti per non far morire la conosciuta civiltà...
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Ci sono momenti nella vita di ognuno, in cui ti senti pieno di , una lucida follia. Il tuo Io mentale è corporeo ne è invaso; come se di colpo ti svuoti di tutto ciò che è negazione, impurezza, aprendo catene corporee e mentali; sentirsi pulito, nello spazio senza confini limitativi, equilibrato senza l'esaltazione, razionale è consapevole del fatto che, la Tua non è pazzia ma Liberazione.
E un momento che può accadere ad ognuno di noi; Quando la nostra mente ci pone davanti ad un muro di specchi, ci mostra il nostro IO, il nostro vissuto è come lo abbiamo vissuto, ponendoci nel dubbio del giusto ho dell'errore, nelle certezze che sino ad ora avevamo; In quei momenti capisci se sei libero ho incatenato, a catene secolari di metodi, conoscenze, culture, tradizioni, dogmi è tabù; Liberarsi di queste catene è una sfida con se stessi, all'interno della società in cui si vive, è una sfida contro altri , che nella paura di cambiare, preferiscono stare alla catena, è ti vogliono a loro incatenato; Se sei libero di/mostri agli altri, le loro paure e miserie, e allora non ti lasceranno andare, ti marchieranno a fuoco, denigreranno il Tuo Io, sarai messo all'indice nella società, e indicato come Pazzo:
Sii pazzo, nella lucidità della Tua mente, è abbi il coraggio della sfida, altrimenti ciò a cui sei destinato, si perderà nella continuità materiale del tempo, mentre incatenato impazzisci, ha causa della Tua vigliaccheria.
IO non posso rifiutare il mio destino, nel dubbio della certezza, nel tormento di ciò che verrà; L'essere o non essere , di antica tragedia, si trasforma, nel perchè essere, ha che scopo essere nella vita, per arrivare alla tragedia della morte.
domanda a Te stesso: Io chi sono? Perchè sono? A che scopo sono? Nell'incertezza del dove sarò?.
"Siete riusciti a trovare forme alterne e subalterne di cultura dappertutto: al centro della città, e negli angoli più lontani, più morti, più infrequentabili. Non avete avuto alcun rispetto umano, nessuna falsa dignità, e non siete soggiaciuti ad alcun ricatto. Non avete avuto paura né di meretrici né di pubblicani, e neanche - ed è tutto dire - di fascisti [...] voi non dovete fare altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticate subito i grandi successi e continuate imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare."
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Ma c'è chi ancora non è disposto ad arrendersi....anche se dovrà tornare fra i monti...lontano dalle citta dei morti silenziati....lontano dagli amici per evitare di essere preso dai nemici...
oltre un certo confine.....devi difenderti per non far morire la conosciuta civiltà...
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Ci sono momenti nella vita di ognuno, in cui ti senti pieno di , una lucida follia. Il tuo Io mentale è corporeo ne è invaso; come se di colpo ti svuoti di tutto ciò che è negazione, impurezza, aprendo catene corporee e mentali; sentirsi pulito, nello spazio senza confini limitativi, equilibrato senza l'esaltazione, razionale è consapevole del fatto che, la Tua non è pazzia ma Liberazione.
E un momento che può accadere ad ognuno di noi; Quando la nostra mente ci pone davanti ad un muro di specchi, ci mostra il nostro IO, il nostro vissuto è come lo abbiamo vissuto, ponendoci nel dubbio del giusto ho dell'errore, nelle certezze che sino ad ora avevamo; In quei momenti capisci se sei libero ho incatenato, a catene secolari di metodi, conoscenze, culture, tradizioni, dogmi è tabù; Liberarsi di queste catene è una sfida con se stessi, all'interno della società in cui si vive, è una sfida contro altri , che nella paura di cambiare, preferiscono stare alla catena, è ti vogliono a loro incatenato; Se sei libero di/mostri agli altri, le loro paure e miserie, e allora non ti lasceranno andare, ti marchieranno a fuoco, denigreranno il Tuo Io, sarai messo all'indice nella società, e indicato come Pazzo:
Sii pazzo, nella lucidità della Tua mente, è abbi il coraggio della sfida, altrimenti ciò a cui sei destinato, si perderà nella continuità materiale del tempo, mentre incatenato impazzisci, ha causa della Tua vigliaccheria.
IO non posso rifiutare il mio destino, nel dubbio della certezza, nel tormento di ciò che verrà; L'essere o non essere , di antica tragedia, si trasforma, nel perchè essere, ha che scopo essere nella vita, per arrivare alla tragedia della morte.
domanda a Te stesso: Io chi sono? Perchè sono? A che scopo sono? Nell'incertezza del dove sarò?.
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